Fatturazione a 28 giorni: Nuova multa per le compagnie telefoniche
Così come in una telenovela, la faccenda legata alla fatturazione a 28 giorni si arricchisce di una nuova puntata. Ma per spiegarvi le ultime novità, dobbiamo prima fare un riepilogo di quanto successo. Infatti, se vi ricordate, recentemente, vi abbiamo parlato di come le compagnie telefoniche abbiano fatto cartello, decidendo in maniera del tutto autonoma, e senza una giustificazione precisa, se non quella del mero profitto, di iniziare a fatturare i propri clienti non più alla naturale scadenza del mese, ma bensì, ogni 28 giorni.
Vi abbiamo anche spiegato che, così facendo, ovvero, accorciando il mese a 28 giorni, alla fine dei conti veniva fuori un mese in più da pagare. Quindi, le mensilità non erano più 12 ma 13. In tal modo, ogni cliente, spendeva di più di quello che normalmente avrebbe dovuto pagare. Di conseguenza, per arginare tale fenomeno, è dovuta intervenire l’AGCOM, (Autorità Garante per le Telecomunicazioni) dichiarando tale operazione illegittima, e con l’ammonimento alle compagnie telefoniche di dover obbligatoriamente restituire i soldi sottratti. A tale provvedimento, è seguito anche una sentenza del Consiglio di Stato che, ribadiva l’ illegittimità dell’operazione, e l’obbligatorietà del rimborso.
OTTIENI RIMBORSO FATTURAZIONE 28 GIORNIFatturazione a 28 giorni: La prima multa dell’AGCOM
Non solo, a seguito di tale provvedimento, l’AGCOM ha imposto anche una multa di 228 milioni di euro totali da dover pagare per quote precise per ogni gestore telefonico. Specificando che, tale multa, sarebbe potuta essere anche più salata, ma siccome si tratta di un settore strategico per i servizi degli italiani, la multa è stata più contenuta, con la possibilità di poterla pagare entro la fine del mese di Ottobre del 2020. Queste agevolazioni, sono state pensate come sorta di deterrente, per far si che tali operazioni non si ripetano più in futuro.
Ma nonostante l’intervento dell’AGCOM , del Governo, e la clemenza avuta nell’imporre tale multa, le compagnie telefoniche, sono state molto restie nel restituire tale somme sottratte senza giustificato motivo, costringendo i poveri malcapitati, a dover ricorrere ad associazioni come la nostra per vedersi restituire un qualcosa che gli era dovuto per legge.
Fatturazione a 28 giorni: La seconda multa dell’AGCOM
Infatti, ciò che ha costretto l’AGCOM ad intervenire nuovamente sulla questione, è stata la mancanza di trasparenza da parte dei gestori telefonici, nel mettere in atto le misure informative ed attuative, per agevolare i loro clienti ai fini della restituzione della somma ingiustamente sottratta.
A seguito di tale reticenza, l’AGCOM, stavolta non si è fatta impietosire, ed ha inferto un’altra multa complessiva di 9 milioni di euro alle compagnie telefoniche, dove, così come è stato per la prima multa, la compagnia maggiormente colpita è stata la Tim, con una sanzione di 3 milioni di euro, a seguire la Vodafone, con 2,5 milioni, la neonata Windtre con 2 milioni, ed in ultima posizione la Fastweb con “solo” 1,5 milioni di euro.
Fatturazione a 28 giorni: Assistenza gratuita per rimborso
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