LIBERI DI RECEDERE. Effettuare la migrazione Telecom ad altri operatori senza rimorsi né…PENALI!
Con il disegno di liberalizzazione del mercato italiano, numerosi sono stati gli interventi legislativi volti a favorire una più libera concorrenza tra le aziende operanti sul territorio italiano. Nel settore di telecomunicazioni, sicuramente quello che ha avuto una maggiore cassa di risonanza è stato il decreto Bersani già convertito con la Legge 40/2007, che ha previsto una grossa innovazione responsabile di momenti di sbandamento per i gestori telefonici. Questi si sono visti, infatti, perdere il diritto di applicare delle penali agli utenti qualora decidessero di spiccare il volo verso la concorrenza.
Questo perché?
Il decreto Bersani ha espressamente previsto che “I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia …devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
Boccone amaro da mandare giù per la “povera” Telecom che in un batter d’occhio si è vista arrecare un duplice danno: – minore sicurezza che i propri utenti restino a base (effettuando una migrazione telecom); – perdita di una bella entrata, considerando che le penali legate al recesso potevano arrivare anche a 200/300 euro per ciascun utenza traslocata.
Ovviamente la crisi post riforma è durata giusto il tempo di inventarsi una delle classiche tecniche utilizzate dai colossi, per far entrare dalla finestra quello che è stato fatto uscire dalla porta. Il legislatore ha vietato le PENALI PER RECESSO ANTICIPATO? Bene. La Telecom le ha eliminate…prevedendo al suo posto, però, dei COSTI DI DISATTIVAZIONE LINEA (sia in caso di disdetta che di migrazione telecom).
Presa per i fondelli in piena regola se si considera che nonostante le diverse diciture, le penali per recesso anticipato e i costi di disattivazione linea sono sostanzialmente la stessa cosa. Diverse sono state le pronunce dei Tribunali di merito che hanno chiarito quanto il decreto Bersani abbia chiaramente l’obiettivo di eliminare non già le tasse di migrazione verso altri operatori che siano formalmente PENALI, ma anche tutte quelle che tali sono solo nella sostanza. Insomma, che si chiamino “penali per recesso anticipato”, “costo di disattivazione linea” piuttosto che “offerta a piacere prima di andarsene”, la Telecom non può imporre all’utente che decida di migrare verso nuovi orizzonti nessun tipo di somma supplementare che sia diretta conseguenza della sua scelta di recedere.
Se anche tu sei un cliente Telecom ed ha ingiustamente pagato il COSTO DISATTIVAZIONE LINEA per recesso anticipato:
Ed il nostro staff di avvocati specializzati sarà pronto ad attivare le procedure dirette al rimborso di quanto sia stato indebitamente pagato.
Disserviziotelefonico.it da sempre dalla parte del più debole.